sabato 25 gennaio 2014

Zighinì

Questa è la ricetta del mio primo anniversario all'MTChallenge.
Sì, ho cominciato questa pazza avventura esattamente un anno fa, quando ancora muovevo i primi passi nel blog, con la ricetta dei Pici.




Questa volta le sorelle Chiara e Marta, del blog La cucina spontanea, in qualità di vincitrici della precedente sfida, hanno deciso che la ricetta di questo mese doveva basarsi sullo spezzatino, ovvero su un secondo piatto di carne, da preparare assieme ad una verdura, e accompagnato dall'indispensabile "puccetta", cioè da un pane con cui fare la 'scarpetta' per raccogliere il sughetto dal piatto.




Dico la verità, non sono un grande amante dello spezzatino perché lo associo a ricordi poco piacevoli, quando lo dovevo mangiare alla mensa scolastica, dove ci rifilavano pezzi di carne di qualità assai dubbia.
Ho così deciso di preparare qualcosa di insolito e che sicuramente avrei gradito. E il mio pensiero è subito andato allo ZIGHINì, che ho mangiato in occasione del matrimonio di mio nipote Diego con Abeba, una bellissima ragazza Etiope.


i miei nipoti Diego e Abeba al loro matrimonio

Con questa scelta mi sono ispirato alla regola dell'MTC che impone un piatto di tradizione, ma non di territorio. E questo mese il mio pensiero è volato direttamente in Etiopia, dove lo Zighinì costituisce il piatto tipico della tradizione di questo Paese, pur essendo molto diffuso anche nella cucina eritrea e somala.
Lo zighinì è composto da uno spezzatino di carne, che può essere di manzo, di pollo o di agnello, che viene cotto insieme a cipolle e pomodori e speziato con il berberè, che è una polvere piccante a base di numerose spezie, tra cui peperoncino, zenzero, pepe nero, chiodi di garofano, curcuma, coriandolo, pimento, ecc.
Si serve insieme a verdure e legumi vari che fanno da accompagnamento, e viene adagiato sopra forme di pane injera. L'injera è un pane a lievitazione molto lunga, che assomiglia a una grossa crèpe, dalla struttura piuttosto spugnosa e dal gusto acidulo, che ben si accompagna con i piatti piccanti a base di berberè.
Questo pane viene utilizzato sia come base per raccogliere tutti gli ingredienti insieme al loro condimento, sia come cucchiaio per prendere con le mani i pezzetti di carne e di verdure e portarli alla bocca. Lo zighinì, infatti, si serve senza posate.

1. Con largo anticipo comincio a preparare il pane injera, che richiede almeno 2 giorni di lievitazione.
In Africa questo pane lo preparano con farina di "teff", un cereale simile al miglio, che cresce sugli altopiani etiopi e che è praticamente introvabile in Italia.

Io lo preparo usando i seguenti ingredienti.

  • Farina 00 (130 g)
  • Farina di mais fioretto  (130 g)
  • Farina integrale (75 g)
  • Acqua tiepida (300 ml ca.)
  • Lievito di birra disidratato (3-4 g)
  • Acqua bollente (150 ml ca.)
  • Bicarbonato (2-3 g).

In una capiente ciotola mescolo insieme le varie farine insieme all'acqua tiepida ed al lievito di birra.
Con una frusta mescolo energicamente l'impasto fino ad ottenere una pastella morbida ed omogenea, quindi copro con una pellicola e lascio fermentare a temperatura ambiente per 2 giorni e mezzo.
Passato questo tempo riprendo l'impasto, che nel frattempo si è riempito di bollicine, e aggiungo 150 ml di acqua molto calda e 1/2 cucchiaino di bicarbonato. Mescolo ancora un po' con la frusta, copro di nuovo con la pellicola e metto a riposare per un'altra ora circa.
A questo punto il composto avrà una consistenza piuttosto fluida e sarà pieno di bolle.















A differenza delle crèpes, l'injera si cuoce solo da una parte e non va girato. Si versa un po' di composto in una padella anti aderente molto calda e, quando si cominciano a formare le bollicine dopo pochi istanti, si copre con un coperchio in modo che con il calore si cuocia anche la parte superiore.


2. Preparazione dello Zighinì.

Per fare lo zighinì ho usato i seguenti ingredienti (per 6 persone):


  • Carne: copertina di bistecca di manzo (kg 1,100)
  • 4 cipolle rosse
  • 2 spicchi di aglio
  • 4 cucchiai di Berberè etiope
  • Polpa di pomodoro (400 g)
  • 3 patate
  • Olio, acqua, sale e pepe (qb).

Questo è il procedimento che ho seguito sulla base delle indicazioni fornite da mia nipote Abeba.


Taglio le cipolle a pezzi piuttosto piccoli e le metto ad appassire in un ampio tegame con un bicchiere d'acqua ed un cucchiaio di olio.
L'acqua è necessaria da subito perché serve a sciogliere le cipolle e ad evitare che possano abbrustolirsi. Solo quando si sono bene ammorbidite, si può mettere un altro poco di olio.
Quando le cipolle si sono sciolte e risultano ben cotte, versare 3 cucchiai abbondanti di berberè.



Il mio berberè l'ho avuto da mia nipote Abeba che se l'è portato direttamente dall'Etiopia quando l'estate scorsa era andata a trovare i suoi parenti. E' una polvere finissima dal colore rosso acceso, dall'aspetto completamente diverso da quello che ho visto nelle buste in vendita in alcuni negozi specializzati.
Con l'aggiunta del berberè, le cipolle del tegame diventano subito rosse.

Cipolla e berberè, prima di aggiungere il pomodoro
Lasciare cuocere a fuoco moderato per almeno 20 minuti, aggiungendo un po' d'acqua se si asciuga troppo.
Quindi aggiungere una scatola di polpa di pomodoro e lasciare cuocere per almeno altri 10 minuti.





Quando il sugo si sta asciugando mettere la carne, senza aggiungere acqua.
Girare bene, coprire con il coperchio e lasciare bollire a lungo tenendo il fuoco basso. Girare di tanto in tanto e, solo quando il liquido della carne è stato completamente assorbito, aggiungere l'aglio che dev'essere ridotto a poltiglia (io ho usato lo schiaccia aglio), una presa di sale e un paio di bicchieri d'acqua. Aggiungere infine le patate tagliate a cubettoni.



L'aggiunta di altra verdura oltre la cipolla è prevista, ma non è obbligatoria. Io ho aggiunto le patate per attenuare, per quanto possibile, l'effetto 'incendiario' del berberè.
Continuare a cuocere con il tegame coperto per almeno un'altra mezz'ora, fin quando la carne sia diventata bella morbida e le patate risultino ben cotte ma ancora sode.

3. Preparazione delle verdure di accompagnamento.
Per accompagnare la carne si possono usare vari tipi di verdure crude o cotte.
Io molto semplicemente ho usato:

  • ceci lessati e frullati con un poco d'olio, un pizzico di sale e una girata di pepe;



  • Pomodorini rossi Piccadilly conditi con un po' di sale e olio;
  • Insalatina songino (valerianella) anch'essa condita con sale ed olio.
4. Composizione del piatto con lo zighinì.

Per questa incombenza mi faccio aiutare da Abeba, che nel frattempo è venuta a casa mia per l'assaggio.
Al centro di un largo piatto piano metto 3 pani injera in modo da coprire bene il fondo; al centro, sopra i pani, dispongo lo spezzatino di carne con le patate e, tutto intorno, le verdure di accompagnamento. Sui bordi metto infine qualche rotolo di pane injera in modo che ciascun commensale possa staccarne un pezzo e prendere qualcosa dal piatto.




5. Prova assaggio.




Questo sono io con Abeba intenti a mangiare lo zighinì

Dico la verità, questo piatto mi ha tenuto in ansia fino alla fine, ma il risultato è stato veramente strepitoso.
Abeba, che è molto esperta su questo genere di piatti, mi ha invitato a casa sua per rifarne un altro perché, a suo dire, questo zighinì  sembrava fatto da un esperto navigato.

Non mi dilungo con la descrizione, ma il piatto era veramente molto buono e saporito, la carne tenerissima ed il piccante ben presente, ma equilibrato dalle patate che ne hanno in parte attenuato la forza.


Note.
Prima dello zighinì, il pranzo è cominciato con un brodo di carne con tagliolini all'uovo (preparati espressamente da me) che, nella sua leggerezza, doveva servire a preparare lo stomaco degli ospiti al successivo piatto forte.

Come vino ho scelto uno Syrah terre siciliane IGP del 2012.






86 commenti:

  1. Wow wow wow!!!!! Bel post, interessante!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Persefone, il primo a restare meravigliato da questo piatto sono proprio io!

      Elimina
  2. Non ho veramente parole: complimenti, di vero cuore! Un piatto straordinariamente creato, con passione, sapienza e amore. E Abeba è splendida! <3 :) Un abbraccio carissimo, forte forte!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì questo piatto l'ho preparato con passione ed amore, e tanta trepidazione perché non avevo proprio idea di come uscisse alla fine! Baci

      Elimina
  3. Bravo,Bravo ,Bravo questa ricetta e' fantastica te lo giuro mi piace da morire e intanto ho imparato delle cose che non sapevo....GRAZIE

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando faccio qualche piatto insolito cerco sempre di dare qualche informazione che lo riguarda. Sono contento che leggendomi hai imparato qualcosa che ignoravi. Un forte abbraccio

      Elimina
  4. Dunque, nemmeno io amo lo spezzatino tradizionale.
    Cerco di evitarlo sempre XD
    Però... fatto all'etiope è da provare! Poi con quelle crepes-piadine, sembra ottimo. Non so, mi sembra quasi un kebab, dev'essere saporito! :)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo praticamente non è neanche più uno spezzatino, ma un insieme di sapori speziati fortissimamente gradevoli! :)

      Elimina
  5. Ciao Andrea, bellissima ricetta!!! Non conosco assolutamente la cucina africana ma questo piatto vorrei proprio provare a rifarlo ,,, purtroppo con spezie da supermercato!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non sarà la stessa cosa, ma puoi provare. Buona domenica

      Elimina
  6. Bellissima ricetta che voglio provare prestissimo.Grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Provala perché è insolita e molto saporita! Ciao, a presto

      Elimina
  7. Conosco bene questa ricetta ma non ho mai provato a farla! Che dire, ora mi è venuta una gran voglia di provare! Un abbraccio :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La conosci? Sei per caso una frequentatrice di ristoranti etiopi o africani? Se provi a farla fammi sapere! Un abbraccio

      Elimina
  8. Ma complimenti!! Che dire, sei stato mitico!!
    E questo spezzatino te lo prendo in prestito, da amante della cucina africana quale sono, non posso lasciarmelo scappare!
    Un abbraccio!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se ti piace la cucina africana, lo zighinì non può mancare dal tuo repertorio culinario: è un piatto completo e buonissimo! Baci

      Elimina
  9. Questo piatto è bellissimo e sicuramente buono, mette gola anche a me che come ben sai non mangio carne! Il pane poi mi ispira da matti (è una mia debolezza...)...bravissimo Andrea!
    Splendida anche la tua famiglia!
    Un bacio e buona domenica!
    la zia consu

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Consuelo, sapessi quanto ti ho pensata quando stavo preparando il pane injera! Lì, quando dopo un giorno l'impasto ha cominciato a sembrare liquido e inconsistente, mi sono reso conto che di pane non ci capisco niente. Però non ho desistito e sono andato avanti sperando in un miracolo... che puntualmente si è avverato! E il pane è venuto esattamente come doveva: leggero, elastico e molto poroso! :)

      Elimina
  10. Andrea ammazza complimenti per il piatto.. anche la presentazione.. e se poi Abeba ha detto che era ottimo.. a lei (esperta in questo tipo di ricette) ci si può credere!!!!! Complimenti davvero!!! Buona domenica ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La mia più grande soddisfazione è stata quando Abeba ha scoperchiato la pentola con lo zighini e i suoi occhi hanno cominciato a sorridere increduli! Dopo l'assaggio ha detto che è esattamente come lo fa lei (ti pare poco?)

      Elimina
  11. Bravo papà!!! Bello questo post e buonissimo lo zighini :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'hai già assaggiato? Ti è piaciuto?
      (chi mi legge deve sapere che mia figlia Caterina non era tra gli ospiti, ma quando è venuta a trovarmi le ho dato un po' di zighinì da portare via).

      Elimina
    2. Complimenti zio, veramente un articolo accurato come del resto la preparazione del piatto...e naturalmente da sottolineare la bontà del composto perché tutto è risultato equilibrato al palato. Bravo! Bravo!

      Elimina
    3. Grazie Diego per l'apprezzamento! Salutami Abeba. Lo zio Andrea

      Elimina
  12. Mi devi invitare e prepararmelo!!!! Io vado pazza per lo zighinì ed il ristorante africano è tra i miei preferiti! Ovviamente ora che ho la ricetta a portata di mano proverò subito a farlo, ma devi assolutamente farmi provare il tuo :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Te lo faccio provare molto volentieri, basta saperlo con 3 giorni di anticipo perché la preparazione è lunga! Ciao carissima Dani, un bacetto anche al tuo piccolo Riccardo!

      Elimina
  13. Io al posto tuo la parola "principianti" la leverei mi sa di presa in giro detto in senso scherzoso perchè uno dice "vengo a vedere per trovare ricette semplici appunto da chi si avvicina alla cucina e trova questa ricetta.
    Non è difficile ma moooolto laboriosa e nemmeno io so se mi metterei a farla e che sono una che non molla.
    Se veramente uno CHEF altro che quelli che dicono di esserlo non sempre le scuole servono a crearlo bisogna avere la sensibilità nella mano. nel naso e nel cuore.
    Scusami se ho scritto questo ma la mia è AMMIRAZIONE.
    Bravo è dire poco.
    Buona domenica.
    Edvige

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Edvige, sei sempre molto carina! Hai detto una cosa molto bella e giusta: io cucino (raramente) con il cuore. E' per questo che mi avventuro in ricette che all'inizio mi sembrano impossibili! Fare lo zighinì è laborioso, ma non particolarmente difficile. Ma per fare il pane injera per me è stata veramente un'impresa titanica. Se non c'era il cuore che ha tenuto alto il mio spirito di avventura, forse questo piatto non l'avrei mai fatto!
      Un caro abbraccio

      Elimina
    2. PS. Siccome non so se avresti letto la mia risposta a te in merito alla musica disattesa, un famoso violinista Joshia Bell ha suonato nella metrò Bach, nessuno si è fermato salvo mi sembra uno/due per dargli elemosina....come disattendiamo la musica la stiamo perdendo...
      Scusami se mi permetto di lasciarti il link merita
      http://georgiamada.wordpress.com/2012/02/18/se-joshua-bell-suona-bach-nella-metropolitana/
      Scusami ancora al caso elimini. Buona settimana.

      Elimina
    3. Ma no, mi fa piacere che mi hai risposto qui. Vado subito a vedere il tuo link. Un abbraccio

      Elimina
  14. Come promesso sono venuta ad "assaggiare" il zighinì!!
    Anche tu ti sei avventurato nel pane, vedo!
    Ciao
    Elisa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh sì, il pane è quello che mi ha tenuto in ansia più di tutti. Poi quando ho cominciato a cuocerlo e faceva le bollicine senza neanche attaccarsi sulla padella (tenuta rigorosamente asciutta) mi sono rinfrancato! Ciao Elisa

      Elimina
  15. Ma che meraviglia di ricetta!! Cerchero' le spezie necessarie e vorrei davvero provare a rifarla. Bellissima anche la nipote, fai i complimenti a tuo nipote per il buon gusto....ahahahahah...Buona settimana Andrea, a presto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Roberta. L'unica spezia un po' particolare è il berberè, che però non dovrebbe essere troppo difficile da trovare (a Roma l'ho visto da Castroni). Lo sai che questa mia bella nipote è in attesa? Siamo tutti curiosi di vedere di che colore uscirà questo bambino; sicuramente sarà bellissimo!

      Elimina
  16. Andrea, questo tuo pot mi è piaciuto davvero tanto. Innanzitutto tantissimi auguri per questo primo compliemmetici :) sei un degnissimo partecipante di questo splendido gioco, che più che un gioco è una scuola di vita. E poi complimenti per quella bellissima nipote che ti ritrovi che oltre ad essere bella ti insegna pure i piatti della sua terra. Che tu sai preparare al meglio. Lo sai che mi ha proprio incuriosito questa ricetta? Brllissimo tutto, complimenti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie cara mari. Hai proprio ragione: l'MTC è una scuola di vita ed io partecipo a queste sfide con tanto entusiasmo, ma anche con una certa apprensione perché mi costringe a fare cose mai provate prima! La mia nipote etiope è bella, brava e, da poche settimane, anche incinta!

      Elimina
  17. bravo Andrea!
    l'unica volta che ho mangiato questo piatto che non pensavo fosse così laborioso è stato al matrimonio di Abeba.
    ....la prossima volta mi invito. ... ;-)

    Marina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Marina, con mia grande soddisfazione Abeba ha detto che il mio zighinì era forse anche meglio di quello che fanno al Corno d'Africa. Però per farlo ho faticato un bel po' e soprattutto sono stato in ansia fino alla fine perché era la prima volta che facevo un piatto così insolito.

      Elimina
  18. Uno degli aspetti che più mi piace della cucina è la condivisione, la curiosità verso il nuovo e l' imparare nuovi piatti provenienti da tradizioni lontane dalla nostra. Per questo mi piace molto il tuo piatto. Mi sembra una ricetta laboriosa ma che può dare grandi soddisfazioni. Anche la presentazione del piatto mi ha colpita. Complimenti, bellissima ricetta!
    Buona giornata
    Chiara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissime Chiara e Marta, il bello di questo piatto è proprio la condivisione: lo zighinì sta al centro del tavolo e ognuno prende con le mani un pezzo di pane injera e ci avvolge il suo boccone per mangiarselo; lo zighinì si prende a pezzi piccoli per lasciare anche agli altri la scelta del boccone. Gustare questo piatto insolito ci ha dato l'opportunità di rinsaldare i legami di familiarità e di amicizia con tutti i presenti.

      Elimina
  19. Come Moz e come te non amo lo spezzatino, ma questo sembra davvero un piatto degno di nota. Mi piace ilf atto che trovi ispirazione dalla cultura nel mondo per i tuoi piatti :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io sono molto curioso e mi piace provare cose insolite. A te non piace lo spezzatino, mentre io odio le cipolle che in questo piatto sono ben presenti e abbondanti. Ma alla fine è tutto fuso in un tripudio di sapori in cui il singolo ingrediente scompare per dare origine a qualcosa di completamente diverso! Un abbracco

      Elimina
  20. Andrea prima di tutto lasciami dire che questa coppia di sposi sono meravigliosi!! Poi ti dico che lo zighinì, il berberè... li conosco bene! Mia mamma è una reduce dell'Africa orientale e lei ricorda quando vedeva le donne battere le spezie per farne la polvere piccante... Lo hai preparato benissimo, bravo bravo! Un bascione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gli sposi sono meravigliosi e Abeba è stata un'insegnante bravissima. Grazie alle sue precise indicazioni, sono riuscito a fare un piatto insolito e buonissimo! Un caro abbraccio

      Elimina
  21. Complimenti!!!!!!davvero un secondo intrigante, io adoro gli spezzatini in tutti i modi!! ciao!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io non sono un grande amante di spezzatini, ma la carne trattata in questo modo è tutta un'altra cosa! Buona settimana

      Elimina
  22. Ho assaggiato questo piatto in un ristorante etiope e mi ha conquistata.... le foto della tua preparazione mostrano un piatto davevro invitante! Grande!!!
    Buon anniversario allora! :-)
    PS. che bei nipoti! Congratulazioni!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' un piatto molto bello a vedersi, ma anche molto buono. E favorisce la convivialità! Ti pare poco?

      Elimina
  23. si ma che meraviglia!!!!!! che voglia di provare quel pane dal gusto acidulo che si accompagna ai piatti piccanti!! adoro il piccante e i sapori di altre cucine....complimentissimi!!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se ti piace il piccante è un ottimo piatto. Ma è un piccante gradevole che non da fastidio! Buona notte!

      Elimina
  24. Ottima la tua ricetta Andrea e nel frattempo blogger dovrebbe essere tornato a funzionare :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie carissima! E sono anche riuscito a leggere la tua bella ricetta. Ciao, a presto

      Elimina
  25. E me li ricordo, i tuoi pici!!! e questa cucina del principiante, in cui ti avventuravi a piccoli passi, con un'umiltà seconda solo alla tua passione....
    e mi ricordo anche le prove successive, questo crescendo di partecipazioni, tutte accompagnate da un invito, sempre più insistente, a cambiare il nome di questo blog, perchè il "principiante" stava lasciando il posto ad un cuoco sempre più esperto e sicuro.
    Ma nessun mtc ti ha mai visto gareggiare a questi livelli: questo zighii è una poesia, nella sua preparazione, nella sua presentazione, nel modo stesso con cui ce lo hai raccontato, in una condivisione piena, dell'intelletto e del cuore. L'mtc conosce tanti momenti di emozione, ma stasera sei tu a firmarne uno, alto ed intenso. Grazie, davvero

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E adesso sei tu a emozionarmi con queste parole intense e piene di sentimento. Hai ragione, questa ricetta l'ho preparata più con il cuore che con la ragione. E dopo un anno, il piccolo principiante ha (quasi) imparato a muoversi nel mondo della cucina senza più fare grossi ruzzoloni. Un forte abbraccio

      Elimina
  26. non conoscevo i zighini, ma mi piacciono, sono da provare. Grazie per essere passato da me, un vero piacere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se hai voglia di provarlo ma non lo vuoi fare (non è difficile, ma richiede tempo), prova ad andare a un ristorante etiope o africano del Corno d'Africa! Ciao, è un piacere risentirti

      Elimina
  27. complimenti !!! ho mangiato lo zighini in un ristorante etnico ed è un piatto molto buono....il tuo è invitantissimo...e complimenti per la bellissima nipote !!!!! un saluto...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Lorita! Il piatto è complesso, ma non difficile da fare; però ne vale la pena! Un abbraccio

      Elimina
  28. complimenti Andrea!! pens a che lo zighinì è stato uno dei miei primi post sul mio blog ed è il più letto da sempre.
    Mi ricordo che avevo fatto tutto in casa, anche il berberè ;-)

    tra l'altro all'epoca vendevano la farina di teff in via Cernaia, chissà se c'è ancora.

    Metto il link a questo post nel mio post perchè secondo me la cos a fondamentale è condividere le informazioni!!

    PS: ho incorciato Beti ma non avevo ancor a letto che la salutavi. Lo farò domani :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. la mia ricetta è qui

      http://www.senzapanna.it/2006/06/zighin-con-berber-e-injera.html

      Elimina
    2. Ma grazie Daniela. Il tuo post l'ho visto, dopo avere scritto il mio, cercando zighinì su Google. Sei molto carina a mettere il link di questa ricetta sul tuo post! Hai ragione, la funzione principale del blog dev'essere la condivisione. Un saluto affettuoso

      Elimina
  29. E' una bellissima ragazza Abeba e quello che hai cucinato mi incuriosisce moltissimo!! Vorrei allungare la mano dentro al pc e prendere uno zighinì per fare la prova assaggio :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' veramente un piatto da provare, ma devi stare in buona compagnia perché tutti si servono dallo stesso piatto che viene posto al centro della tavola! Un abbraccio

      Elimina
  30. Caro Andrea, in primo luogo mi sa che a breve dovrai chiamare il tuo blog in un altro modo perché di principianti ce ne sono più da questa parte ;-), oltre lo schermo. In secondo luogo ti ringrazio per questa ricetta. Ho mangiato lo zighinì con il mio adoratissimo zio eritreo Abraha che, purtroppo, mi ha lasciato da qualche anno. Grazie a te l'ho sentito vicinissimo, mentre leggevo il procedimento della tua preparazione. Non sai quanto mi manca.... Abeba è splendida, come tutti gli abitanti di quella bellissima zona dell'Africa. Ecco...mi sono commossa... Un bacione, caro amico <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Essere riuscito a toccarti il cuore mi fa felice e mi commuove allo stesso tempo! Ti saluto con tanto affetto <3<3<3

      Elimina
  31. Vedo che il tuo zighinì ha avuto un enorme successo ed essendo stato io uno dei tuoi commensali presenti all'assaggio del piatto, devo dire che melo aspettavo. Ho mangiato più volte tale pietanza preparata da Abeba, ma il tuo zighinì oltre ad essere buonissimo, aveva anche un gusto raffinato ben amalgamato con le pietanze che lo componevano. Complimenti vivissimi per questa tua relativamente nuova passione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie caro fratello! Tu, che questo piatto l'hai mangiato diverse volte fatto da mani etiopi, sei il miglior giudice che potessi avere. E se dici che ne sei rimasto pienamente soddisfatto, io non posso che essere orgoglioso del lavoro svolto! Ciao, ti aspetto per il prossimo pranzo

      Elimina
  32. Avevo una cara amica Etiope ed a ferragosto mi preparava sempre quel pane... Non amo lo spezzatino, ma dopo che ho visto la tua ricetta me la segno e forse forse lo preparo!!!
    Complimenti per il blog

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il pane è particolare e lo zighinì è molto saporito e invitante con tutte le verdurine di accompagnamento. Non è particolarmente difficile da fare, però è un piatto che richiede parecchio tempo per preparare tutto. Un abbraccio

      Elimina
  33. Non ne avevo mai sentito parlare. Mi sembra che la tua sia stata una splendida idea, anche se a me non dispiace lo spezzatino classico.
    La foto dei tuoi nipoti è stupenda.
    Un bacio.
    Miky

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Miky, sei molto gentile! Se dalle tue parti c'è un ristorante etiope o di uno dei paesi del Corno d'Africa, potresti provarlo, così, giusto per provare una cosa insolita. Un caro abbraccio

      Elimina
  34. Io ho una cara amica di famiglia che adesso vive in Grecia che ci ha preparato lo zighini quando siamo andati a trovarla! Sono donne come Abeba, bellissime e simpaticissime e poi ti devo dire che con questo piatti festeggi alla grande il tuo 1° compleanno all'MTC ....
    Un grazie a te ed a Abeba per la vostra splendida ricetta
    Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo zighinì è buono di per sé, ma il bello è che favorisce la convivialità e l'amicizia perché tutti stanno attorno a questo piatto e ne mangiano a volontà pezzetto dopo pezzetto. Abeba è stata bravissima ad insegnarmi la ricetta punto per punto. Un bacio

      Elimina
  35. Ciao Andrea, prima di tutto ti faccio i complimenti per i tuoi bellissimi nipoti. Belli e felici.
    Poi passiamo al tuo strepitoso Zighinì... Mi sembra di riuscire a sentire il profumo di carne speziata. Chissà la tua nipotina acquisita quanti buoni suggerimenti culinari saprà darti. Che meraviglia saper fondere sapori di mondi diversi... Aspettiamo nuove ricette!
    Ciao, Lorena

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando ho fatto lo zighinì, tutta la casa era invasa da profumi insoliti ed inebrianti. Se riesco a sfruttare la bravura e la pazienza di Abeba, un giorno mi farò insegnare come si fa l' Ambasha, che è un altro tipo di pane che fanno in Etiopia. Ciao carissima

      Elimina
  36. Che spettacolo, resterei a leggerti tutta la giornata....
    che bellissima ricetta, un pò complessa per i miei gusti ma sicuramente golosa....
    complimenti ai tuoi nipoti e un Applauso a te che riesci sempre a creare piatti da favola...
    Mai sentito Zigninì

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Katia! Fare lo zighinì non è difficile, però è piuttosto laborioso. Se non era per la sfida dell'MTC, probabilmente non l'avrei mai fatto. L'MTC è l'unico contest cui partecipo perché mi da lo stimolo a fare cose nuove ed insolite, ma sempre con la speranza e il desiderio di NON vincere MAI! Un abbraccio

      Elimina
  37. che piatto completo e delizioso! si presenta bene con tutti questi colori fa venire allegria e fame!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' un piatto coloratissimo e pieno di sapori! E mette pure allegria, hai ragione!

      Elimina
  38. Grande
    andrea é una carne che adoro e la mia vicina di casa eritrea ma l'ha insegnata 4/5anni fa e la faccio spesso ma la njera ancora non ho avuto il coraggio bravissimo in bocca al lupo per la sfida buona domenica

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Enrica, grazie per la visita! Il pane injera è quello che mi ha maggiormente tenuto in ansia. Ma ora posso dire che farlo non è difficile, però richiede 2-3 giorni per la lievitazione lunga. Un abbraccio

      Elimina
  39. Bravissimo! Appunto ogni consiglio e lo preparerò! Ringrazio Edvige per avermi suggerito questo post :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Raffaella, mi fa piacere che questa mia ricetta ti interessi! Un grazie anche alla cara Edvige per averti suggerito il mio blog. Baci

      Elimina
  40. Ciao Andrea! Preparato con minime variazioni. E' ora sul blog! Grazie... era ottimo. Soprattutto il pane era davvero molto simile a quello etiope che ho mangiato più volte! Buona giornata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Raffaella, ho visto il tuo post e devo dire che hai realizzato uno zighinì strepitoso con un pane injera che è uno spettacolo a vedersi! Bravissima

      Elimina