Per la verità io la pasta fresca l'ho già preparata altre due volte: la prima per fare i pici (con acqua e farina) e l'altra per preparare le raviole del plin (con la pasta all'uovo), entrambe le ricette fatte nell'ambito delle sfide dell'MTC.
Dopo avere sperimentato la fatica che ho dovuto spendere per fare questi tipi di pasta, ho pensato che il ricorso ad una macchina sfogliatrice sarebbe stato di grande aiuto.
E così eccomi a descrivere la preparazione delle mie prime tagliatelle tecnologiche.
Preparo l'impasto (per 2 persone) usando 250 g di farina 00, 3 uova medie e un pizzico di sale.
Dispongo la farina a fontana sulla spianatoia, aggiungo le uova ed il sale e comincio a lavorare fino ad ottenere, dopo neanche 10 minuti, un impasto 'liscio e omogeneo' (dicono tutti così). Quindi lascio riposare il composto avvolto in una pellicola trasparente per una ventina di minuti.
Passato il tempo necessario suddivido l'impasto in porzioni più piccole, le appiattisco con le mani e finalmente le passo alla macchinetta. Dapprima tengo i rulli abbastanza distanziati, e poi li stringo progressivamente man mano che vado a ripetere questa operazione.
Ottengo quindi una sfoglia abbastanza sottile che ridimensiono opportunamente affinché la lunghezza delle tagliatelle non risulti eccessiva (circa 25 cm).
Passo quindi la sfoglia nella parte posteriore dell'attrezzo, dove ci sono i rulli da taglio, ottenendo magicamente delle tagliatelle perfette.
In attesa di cuocerle, le conservo tenendole coperte con un panno pulito, dopo averle cosparse con una spolverata di farina di semola.
Intanto preparo un ragù alla bolognese, degno condimento di questo piatto tipico della cucina emiliano-romagnola.
Non mi dilungo a descrivere la preparazione di questo saporitissimo (ed ipercalorico) ragù, avendogli già dedicato un post qualche tempo fa (vedere qui). Ricordo soltanto che si tratta di una salsa ricca di carne e povera di pomodoro (che può anche venire omesso del tutto), che richiede un tempo di cottura lenta che può anche arrivare a tre ore o più.
Preparato il sugo, metto a lessare le fettuccine in abbondante acqua (non troppo) salata, usando una pentola abbastanza alta e larga. Dopo pochissimi minuti (3-4, non di più), quando la pasta tende a tornare a galla, le fettuccine sono pronte (ma conviene sempre assaggiarle).
Trasferire nel piatto di portata e condire con abbondante ragù.
Suggerisco di non incorporare il parmigiano direttamente nella pasta, ma di portare a tavola la formaggera in modo che i commensali siano liberi di aggiungerne secondo il proprio gusto (i veri amanti di questa salsa non apprezzano l'aggiunta del formaggio, che ne altererebbe il sapore).