Mi dice inoltre che in cucina le bacche di Goij si possono usare nelle insalate, nei piatti di carne o di pesce ed anche nei primi piatti, oltre naturalmente per la preparazione di molti dolci, in sostituzione dei più tradizionali frutti rossi.
Visti gli effetti salutari e la grande versatilità di questi frutti insoliti, ne compro un etto per provarli in qualche nuova ricetta.
Arrivato a casa, ne assaggio subito qualcuna. La consistenza di queste bacche rosse è alquanto carnosa, a metà tra l'uva passa ed i fichi secchi; purtroppo anche questi frutti tendono ad attaccarsi ai denti. Il sapore è piuttosto dolce, ma non troppo, e ricorda un po' quello del lampone e del mirtillo.
Bacche di Goij |
Si possono acquistare nei mercatini etnici, in alcune erboristerie o anche su internet, prestando però attenzione a rivolgersi a rivenditori qualificati per evitare di acquistare prodotti scadenti o contaminati da pesticidi.
La cosa migliore potrebbe essere quella di coltivarle in casa, come siamo abituati a fare con il pomodoro o la melanzana (anche il goij è una solanacea): si semina a fine inverno e poi si trapianta in vasi grossi o in piena terra (peraltro, essendo originaria delle regioni cinesi e tibetane, è anche molto resistente al freddo).
E finalmente viene il momento di provarle in cucina, scegliendo 3 diverse preparazioni, naturalmente tutte molto semplici com'è nel mio stile.
1 - Pasta fredda con bacche di goij, zucchine e primo sale
La ricetta base l'ho trovata su internet, io ho solo apportato lievi modifiche. Questi gli ingredienti che ho usato (per 2 persone):
- 1 cipolla rossa di Tropea
- 1 zucchina romanesca
- 3 cucchiai di bacche di goij
- 80 g di formaggio primo sale
- olio extravergine di oliva
- sale
- pepe rosso
- 180 g di pasta corta (radiatori)
Pongo subito ad ammorbidire le bacche di goij in un bicchiere di acqua tiepida.
Per facilitare la cottura della zucchina senza bruciare la cipolla, ho versato anche qualche cucchiaio di acqua (rosata) usata per l'ammollo del goij.
Quando la zucchina è quasi cotta, aggiungo le bacche di goij ben sgocciolate.
Lascio cuocere ancora per qualche minuto, regolo di sale, quindi spengo il fuoco e lascio raffreddare ponendo tutto in una insalatiera.
Nel frattempo metto a lessare la pasta in abbondante acqua salata. Quando è cotta al dente (1-2 minuti prima del tempo indicato nella confezione), la scolo, la raffreddo passandola velocemente sotto l'acqua corrente e poi la condisco nel sugo.
Distribuisco la pasta condita nel piatto di portata, versandoci sopra un po' di formaggio primo sale ridotto a cubettini.
Se piace, si può aggiungere ancora un filo d'olio ed un altro po' di pepe.
Il sapore di questo piatto è risultato piuttosto particolare, alquanto insolito, ma fresco e gradevole. Le bacche di goij, inoltre, si erano notevolmente ammorbidite e ben si armonizzavano con tutto il resto.
2 - Insalata mista con bacche di goij
Ho dapprima preparato una normalissima insalata a base di songino (valeriana), radicchio e spinacino, cui ho aggiunto un pomodoro maturo tagliato a pezzi.
Ho infine lasciato riposare per una decina di minuti, girando l'insalata di tanto in tanto per favorire l'omogeneizzazione dei vari sapori.
Il gusto di quest'insalata è risultato molto piacevole, con leggere note di frutta speziata che ben si armonizzavano con il sapore più deciso dell'olio e dell'aceto. Ottima per un contorno salutare ed inconsueto.
3 - Yogurt bianco con bacche di goij
Questo yogurt è stato consumato come dessert.
In un vasetto di yogurt magro da 115 g versare un paio di cucchiaini di bacche di goij, girando poi questi piccoli frutti per distribuirli nella massa in maniera omogenea.
Aspettare qualche minuto prima di consumarlo in modo che le bacche di goij possano ammorbidirsi leggermente.