A me lo strudel piace molto, ma non ho mai pensato a farlo in casa. E invece arriva quella pazzerella di Mari del blog lasagna pazza che, vincendo la sfida del mese scorso con un fantastico ed insolito spezzatino di cervo, propone per questo mese proprio lo strudel.
Secondo le istruzioni impartite, questo strudel si può fare sia in versione dolce, con cottura al forno, sia salata (strucolo), e allora deve essere avvolto in un canovaccio e poi bollito.
Io decido di fare lo strudel dolce.
Il regolamento di questo mese fissa l'obbligo di fare la sfoglia secondo le istruzioni indicate nella ricetta di Mari, sia per quanto riguarda le dosi, sia per quanto riguarda il procedimento.
Libertà assoluta invece per il ripieno, sia nella versione dolce che in quella salata.
E' invece obbligatorio un accompagnamento, che può essere fatto con creme e salse varie, ma anche con gelati o sorbetti.
Ed ora veniamo alla preparazione.
Per la sfoglia uso gli ingredienti indicati da Mari: 150 g di farina 00; 100 ml di acqua, un cucchiaio di olio evo ed un pizzico di sale.
Preparo quindi l'impasto: setaccio la farina, poi aggiungo un pizzico di sale, un cucchiaio d'olio extravergine e l'acqua che ho previamente riscaldato fino al formarsi delle prime bollicine sul fondo del tegame (indica che la temperatura è di 50-60 gradi).
Comincio a mescolare dapprima con un cucchiaio e poi con le mani per fare assorbire l'acqua. Continuo a impastare sul piano di lavoro per ottenere un panetto morbido e quasi appiccicoso, ma che non resti attaccato alle dita.
Avvolgo poi l'impasto in una pellicola e lo metto a riposare per circa mezz'ora.
Intanto preparo il ripieno.
Non avendo mai fatto uno strudel prima d'ora, decido di seguire abbastanza fedelmente la ricetta di Mari, adottando tuttavia qualche personalizzazione.
Come base rimangono le mele, ma al posto dei pinoli decido di usare i pistacchi (non salati e non tostati). L'uva sultanina, dopo un veloce risciacquo in acqua corrente, la faccio rinvenire tenendola immersa per un paio d'ore in un bicchiere di passito di Pantelleria.
Al posto del pangrattato userò fettine di pane in cassetta tostate e tritate al mixer (si ottiene una polvere molto più saporita), che poi mescolerò con 20 g di pistacchi anch'essi tritati finemente al mixer.
Riassumendo, per il ripieno ho usato i seguenti ingredienti:
- 4 mele golden (750 g ca.);
- 80 g di zucchero di canna;
- 3 cucchiai di rum;
- 50 g di uva sultanina;
- 1/2 bicchiere di vino passito di Pantelleria;
- 50 + 20 g di pistacchi non salati e non tostati;
- la scorza di 1/2 limone grattugiata;
- 1 cucchiaino di cannella in polvere;
- 4 fette di pane in cassetta tostate e tritate;
- 30 g di burro.
Preparo tutti gli ingredienti per il ripieno: taglio le mele a fettine sottili, i pistacchi li riduco lasciandoli però a pezzi grossolani, l'uva sultanina la strizzo bene per eliminare l'eccesso di vino, quindi metto tutto in un'ampio recipiente, aggiungo lo zucchero di canna ed il rum e lascio riposare per qualche tempo, girando di tanto in tanto.
Vado poi a rosolare il pane tostato in 30 g di burro; dopo pochi minuti aggiungo i 20 g di pistacchi tritati finemente, quindi tolgo dal fuoco e metto a raffreddare in un altro recipiente.
A questo punto riprendo la sfoglia e comincio a stenderla su di un canovaccio pulito ed infarinato, lavorando prima col mattarello e poi con le mani fino a farla diventare molto sottile.
Sulla sfoglia dispongo quindi il mio mix di pangrattato e pistacchi tritati e, sopra a questo, il ripieno di mele ed altra frutta, evitando di incorporare anche il liquido che nel frattempo si è depositato sul fondo del recipiente.
Aiutandomi con il canovaccio, comincio a sollevare la sfoglia per arrotolarla sul ripieno, ottenendo un salsicciotto piuttosto grosso e molto fragile.
Spennello la superficie con un po' di burro fuso e, con molta cautela, lo dispongo su di una pirofila ben imburrata.
Metto in forno (statico) a 180° e lascio cuocere per quasi un'ora, fin quando lo strudel comincia a imbiondirsi leggermente.
Lascio raffreddare bene, quindi lo trasferisco in un vassoio e lo ricopro con un sottile strato di zucchero a velo vaniglinato.
A questo punto comincio a preparare la crema chantilly (italiana) da usare come salsa di accompagnamento.
Questo tipo di crema non è altro che una crema pasticcera mescolata con panna montata eventualmente addizionata di zucchero a velo.
Il procedimento che ho usato si discosta leggermente da quello indicato da Mari, avendo preferito impiegare una ricetta che ho già provato in precedenza.
Preparazione della crema pasticcera.
Questi sono gli ingredienti che ho usato: 3 tuorli d'uovo; 90 g di zucchero semolato; 25 g di farina 00; 25 g di maizena; 2 scorzette di limone (al posto della vaniglia); 250 ml di latte intero.
In un tegame metto il latte (freddo) e la scorza di limone che poi lascio scaldare a fuoco dolce fin quasi ad ebollizione.
In un altro tegame unisco lo zucchero con i tuorli d'uovo, poi la farina e la maizena e comincio ad amalgamare con una frusta.
Aggiungo quindi il latte ancora caldo, continuo a girare per evitare i grumi e metto sul fuoco, girando sempre con una spatola di legno, raschiando anche il fondo del tegame per evitare che la crema si bruci.
Quando la crema ha raggiunto la giusta densità, spengo il fuoco e la verso in una terrina per lasciarla raffreddare. Per evitare che faccia la pellicina, copro la salsa con un foglio di pellicola, provvedendo a farla aderire bene in superficie.
Quando la crema si è bene raffreddata, comincio a fare la chantilly.
In una ciotola molto fredda verso 250 ml di crema di latte appena tolta dal frigo ed un cucchiaino colmo di zucchero a velo vaniglinato. Comincio a montare gli ingredienti con una frusta elettrica e, quando la crema si è bene assodata, la unisco alla crema pasticcera che nel frattempo ho versato in una terrina (anch'essa ben fredda). La quantità da aggiungere deve rispettare il rapporto crema/ panna di circa 1 : 1.
Con una frusta a mano amalgamo delicatamente le due creme fino ad ottenere un composto molto liscio e delicato.
Ora ho finalmente tutti gli ingredienti della sfida: un meraviglioso strudel alle mele e pistacchi ed una buonissima crema chantilly come accompagnamento.
Lo strudel era piuttosto cicciotto e la crema abbondante: temevo che mi sarebbe rimasto tutto in frigorifero per chissà quanto tempo (io devo mangiare i dolci con moderazione).
Poi è venuta mia figlia con il suo ragazzo ed è finito tutto in un battibaleno (e io non ho potuto neanche fare il bis).
ma Andrea che sfoglia!!! non sono mai riuscita a farla così sottile! ma stai diventando sempre più bravo!!!
RispondiEliminaCara Emanuela, temo che hai ragione. Non credevo proprio di fare una sfoglia così sottile e invece... Che stia davvero diventando un po più bravo? Un caro abbraccio
EliminaGrazie Andrea, per la precisione con cui ci trasmetti le ricette...i passaggi sono sempre chiarissimi!! E' bellissimo questo strudel e con la crema chantilly dev'essere sublime!! Buona serata e a presto, Mary
RispondiEliminaCara Mary, la chiarezza è la mia 'mission'! Il mio blog è rivolto a tutti, ma in particolar modo ai principianti, che devono capire bene come muoversi per fare al meglio le mie ricette. A presto, carissima
EliminaGuarda finché non l'ho provata con le mie mani , mai avrei pensato di riuscire a fare una pasta matta così bella come questa che ci ha insegnato Mari...,quindi un bravo anche a te! Ciao flavia
RispondiEliminaProprio vero: mai avrei pensato di riuscire a fare una pasta matta così fine! Ciao carissima
EliminaBravo Andrea, io adoro lo strudel ma la pasta mi incute davvero timore reverenziale!! Sei stato davvero un pastaio provetto!! E complimenti per il goloso strudel!!
RispondiEliminaGrazie Silvia, ma devi sapere che sono stato in ansia un bel po' prima di fare questa insolita pasta matta! Sì, stavolta è venuta bene, ma non mi sento molto portato per gli impasti. A presto
EliminaChe bella sfoglia!!! Sei diventato bravissimo!!! Ora fai anche i dolci!!! Mitico!!!
RispondiEliminaGià, i dolci! Se posso li evito, ma per l'MTC si fa questo e altro. Ciao carissima
EliminaAmmazza, uno strudel praticamente perfetto... e la salsa che ci hai abbinato... : *___*
RispondiEliminaMoz-
Grazie Miki! Sia lo strudel che la salsa mi sono piaciuti molto, peccato che è finito tutto in un lampo.
EliminaChe strudel invitante Andrea ....anche io come te l'ho sempre mangiato perché e' un dolce che mi piace tanto ma non l'avevo mai fatto proprio per l'idea di non riuscire con la sfoglia.
RispondiEliminaE invece siamo riusciti nella sfida e tu in maniera egregia anche con quella crema chantilly esagerata
Proprio così, mai pensato di farlo a casa. E invece per (colpa) merito dell'MTC mi sono cimentato anche in questa impresa. E con risultati molto lusinghieri. A presto
EliminaGuarda Andrea per me tu hai gia' vinto alla grande!!!! sei stato bravissimo e mi sono piaciute tantissimo le tue personalizzazioni ,chissa' che profumino aveva l'uvetta poi???complimentoni....ti abbraccio forte ciaoo
RispondiEliminaPur non avendo mai fatto uno strudel prima d'ora, ho voluto provare a cambiare qualcosa per vedere l'effetto che fa! L'uvetta insaporita nel passito dolce di Pantelleria era irresistibile e i pistacchi al posto dei pinoli davano una nota gradevolissima e molto particolare. Ciaoooo
EliminaCaro Andrea, all'MTC ti mettiamo a dura prova con le sfoglie eh? Mi sa che sei diventato bravissimo perché a guardare il risultato, mi fionderei su quel piatto senza pensarci.
RispondiEliminaCOmplimenti di cuore.
Pat
Carissima Patty, più dico che non sono portato a fare sfoglie e lievitati e più mi ritrovo a doverli fare. Però, prova e riprova, alla fine mi vengono pure bene! Un bacione
EliminaNon amo il dolce,ma lo strudel,con poco zucchero si,anche senza crema.
RispondiEliminaCiao,fulvio
A me i dolci piacciono, però evito di farli per non mangiarne troppi. Per la verità in questo strudel lo zucchero si sentiva poco perché era un insieme di sapori e profumi perfettamente armonizzati fra di loro. Ciao
EliminaL'uvetta nel passito...il rum...i pistacchi...
RispondiEliminaCaro Andrea, ci credo che è finito subito!! Nemmeno io ti avrei lasciato una fettina per fare il bis. E non perché sono cattiva, ma proprio perché non avrei saputo resistere...e poi se devi stare attento ai dolci, insomma...eh, scusa....un aiutino te lo darei anche io, no? :P
Bravissimo!
Ma io sono stato ben contento dell'aiutino! Però mi sa che questa volta mi hanno aiutato un po' troppo, ah ah ah!
EliminaGolosissimo!
RispondiEliminaE infatti è finito subito!
EliminaWowwwww ammazza che manualità con la sfoglia..l'hai resa trasparente!!! Buonisimo davvero.. Lo strudel resta unod ei dolci che preferisco.. t'è venuto proprio buono.. Che voglia di una fetta!!!!! baci e buon lunedì ;-)
RispondiEliminaMi dispiace, tutto spazzolato! Se ti accontenti di una foto...
EliminaUna genialata l'uvetta ammollata nel passito... io AMO il passito e poi i piastacchi.... ma io ti auguro di fare asso piglia tutto questo mese perchè le tue variazioni mi sono piaciute moltissimo! Un bascione!
RispondiEliminaMi fa piacere che le mie variazioni ti siano piaciute (effettivamente uvetta, passito e pistacchi ci stavano benissimo), ma non facciamo scherzi: io a queste sfide mi ci diverto un sacco (ma ci fatico pure), in quanto a vincere invece non ci tengo proprio, anzi spero sempre di non vincere mai! Un abbraccio
Elimina...con il passito usato a quel modo mi hai stesa! Davvero infiniti complimenti, che bella manualità, che sfoglia ben tirata e poi la ricetta è splendidissima, hai realizzato un ottimo strudel (tra l'altro uno dei miei dolci preferiti).
RispondiEliminaBravo
Ma grazie Clara. Fare la sfoglia mi mette sempre un po' in apprensione (a casa mia nessuno era capace di farla), ma poi prova e riprova mi sono (quasi) imparato! Un bacio
EliminaAndrea ti adoroooo mi hai fatto morire dal ridere !!!! ti confesso che tanti bimbi gli chiedono un pezzetto di panino perche' magari loro hanno delle merendine e alcune volte e' gentile e gliene da' ma altre mmmmm mica tanto ..ciao carisssimo e ORGANIZZIAMOCI !!!
RispondiEliminaMa con quei panini che sei capace di fare è difficile che qualche bambino possa resistere! Un abbraccio
EliminaBravo anzi bravissimo mi hai fatto venire l'acquolina in bocca :-)
RispondiEliminaAnche tu sei brava con i dolci: ho visto i tuoi sfinci con la ricotta e ne sono rimasto incantato!
EliminaOttima la ricetta e variazioni veramente golose e poi quella sfoglia, così traslucida..complimentoni! E che peccato non poterlo assaggiare!
RispondiEliminaTemo che questo strudel sia venuto veramente troppo bene: in un attimo è sparito subito! Ciao, grazie per la visita!
EliminaAndrea, è la terza ricetta di strudel che vedo di seguito, come posso resistere adesso?! Mi è venuta una voglia che non ti dico, devo farlo anche io! :D Ogni vostra versione è particolare, tu qui hai aggiunto i pistacchi alle tradizionali mele, i pinoli non si offenderanno... :-) Io vorrei saper fare una sfoglia così sottile e lieve...
RispondiEliminaCara Francesca, devi sapere che io non sono affatto pratico di sfoglia; però, seguendo le istruzioni e mettendoci tanta pazienza e buona volontà, sono riuscito a fare una sfoglia che non mi sarei mai creduto! No, spero che i pinoli non si offenderanno se li ho sostituiti con i pistacchi. Ciao, un caro abbraccio
EliminaDue cose mi portano qui oggi, il fatto che partecipiamo all'MTC con i nostri strudel, e il post di Emanuela di Ricette Fuori Fuoco. Il destino voleva che conoscessi te e il tuo blog! Complimenti davvero per quel velo sottile... ops, volevo dire per quella sfoglia! (ma è una sfoglia?! Bravissimo!)
RispondiEliminaCara Valentina, per me è davvero un piacere ospitarti nel mio blog! Ho visto i tuoi strudel e li trovo molto appetitosi. Un caro saluto e a presto
EliminaAndrea...mi lasci completamente senza parole!!!Questo strudel è la fine del mondo..la pasta perfetta, il ripieno goloso e addirittura la crema di accompagnamento O___O 6 fantastico e te lo dico con il cuore!
RispondiEliminala zia consu
Cara zia consu, per me ogni ricetta dell'MTC è sempre un salto nel vuoto che mi riempie di dubbi e perplessità. Poi, per fortuna, riesco ad andare in fondo con risultati che mai mi potrei aspettare prima! Grazie e a presto
Eliminasei stato bravissimo! io è tanto che voglio provare a fare la pasta dello strudel in casa ma non ho il coraggio di farla veramente. il tuo è stupendo e molto goloso!
RispondiEliminaSe ci sono riuscito io, puoi benissimo provarci tu! E avrai una grande soddisfazione, ne sono sicuro. Ciao
EliminaCaspita, complimenti davvero per questo meraviglioso strudel, è fantastico!
RispondiEliminaGrazie cara Cuoca! Inaspettatamente è venuto un dolce davvero buono. Baci
EliminaComplimenti! un bellissimo reportage di quest'ennesima avventura mtc. Ma quanto ci piace?? a me tantissimo come il tuo strudel!
RispondiEliminaquella crema cosi soffice poi!
bravo!
Ma sì, ci fatico un po' soprattutto per organizzare le varie fasi, ma ormai non sono più capace di farne a meno! Un abbraccio
EliminaAhahah, la chiosa finale è stupenda! Di grandissima soddisfazione il gradimento dei parenti ma ne viene di conseguenza che allo chef restano le briciole :-). Bello il dolce e originali le varianti al ripieno tradizionale. Un bacione
RispondiEliminaCiao Ros, mi fa sempre tanto piacere sentirti! A presto
EliminaCarissimo Andrea, tu mi lasci a bocca aperta! Innanzitutto bravissimo, ti sei buttato subito sulla versione dolce pur non avendone mai preparata una, sei un degnissimo concorrente dell'MTC :) e poi lo hai fatto con una maestria tale che sembrerebbe che abbia sfornato strudel per tutta la vita. La sfoglia è sottile come un velo e il ripieno, tu dici che non ti sei discostato troppo da quello classico che ho proposto io, invece trovo che tu abbia apportato delle varianti che lo hanno reso davvero speciale. L'uvetta ammollata nel passito di Pantelleria, i pistacchi al posto dei pinoli e il pane a cassetta tostato...dettagli che fanno la differenza. Bravissimo e grazie per questa tua proposta.
RispondiEliminaMari
Grazie Mari! Ti dico la verità: questo mio primo strudel, che mi ha tenuto in ansia per tutto il tempo della preparazione, è venuto veramente bene e mi ha lasciato pienamente soddisfatto. Se non c'eri tu, forse questo dolce non l'avrei mai fatto... e invece già sto pensando al bis!
Eliminacomplimenti un lavorone sicuramente ma con la grande soddisfazione di un ottimo risultato!
RispondiEliminaa presto
Alice
Cara Alice, fare questo strudel è stato veramente un bel lavoro, però alla fine la soddisfazione è stata davvero grande ! Un abbraccio
Eliminaciao Andrea complimenti il tuo primo strudel hai scelto degli abbinamenti straordinari in bocca al lupo ;)
RispondiEliminaGrazie Enrica! Senza osare troppo, per questo strudel o voluto provare qualcosa di personale; mi sembra che il tentativo sia pienamente riuscito! Un abbraccio
EliminaCiao Andrea non sembra davvero il tuo primo strudel… chissà i prossimi come usciranno! Complimenti è proprio bello :)
RispondiEliminaCiao Stefania carissima! Questo mese per la ricetta della sfida me la sono presa un po' comoda: tosse e raffreddore mi hanno completamente tolto la voglia di lavorare. Poi ho preso il coraggio a quattro mani e mi sono buttato nel cimento! Per essere stata la mia prima volta sono molto soddisfatto. A presto
EliminaIl pane in cassetta al posto del pangrattato è proprio il tuo marchio di fabbrrica, la tua firma... Complimenti, ti è venuto davvero bene! Un bacione!
RispondiEliminaLore
Ma sì, non ci vuole tanto tempo a farlo, ma una volta provata la differenza non riesco più a farne a meno. Hai ragione, è quasi il mio marchio! Baci
EliminaAndrea, complimenti! Il tuo strudel mi piace tantissimo, sfoglia tirata ad arte e ripieno davvero goloso! Adoro i pistacchi, poi la crema chantilly è proprio la ciliegina sulla torta! :D Bravissimo, un abbraccio :)
RispondiEliminaGrazie Valentina! Quello che più mi colpisce in queste sfide è vedere in quanti modi si possa interpretare una stessa ricetta: è veramente incredibile! Baci
Eliminache bravo, non ho mai provato a fare la pasta dello strudel, di solito uso la pasta sfoglia, ma so che non è la stessa cosa, la tua spiegazione mi è molto di aiuto, a mio marito piace molto lo strudel classico, proverò a fare la tua sfoglia, grazie mille
RispondiEliminaA presto
Fare la pasta dello strudel non è stato così difficile (magari la prossima volta mi viene da schifo). Se a tuo marito (e a te) piace lo strudel, puoi provare a farlo! Un abbraccio
EliminaLo strucolo de pomi....è un must di Trieste e si riferisce al periodo austro-ungarico. Infatti in Austria ancora oggi si mangia uno dei migliori e accompagnato su richiesta con la "vanillesauce" salsa alla vaniglia la mettono quasi sempre dappertutto e calda.
RispondiEliminaBuona con la chantilly la preferisco.
A Trieste i fa il famoso "strucolo in straza" ovvero lo strudel nel strofinaccio (ma non per pulire) e poi cotto in acqua dovrei aver messo anche la ricetta tempo fa sul blog.
Bravissimo come sempre buona fine settimana.
Tra lo strudel dolce e quello salato, ho preferito fare il primo perché lo conosco meglio, avendolo mangiato diverse volte. Lo strudel salato, o 'strucolo in straza', lo conosco poco perché non ho mai avuto occasione di mangiarlo. Se un giorno capiterò dalle parti di Trieste non mancherò di assaggiarlo. Ciao carissima
Eliminaandreaaaaaa!!! ma sei sempre più bravo! e non solo per quella sfoglia che sembra un tulle, ma anche per questa disinvoltura con cui modifichi, intervieni, personalizzi, creando delle ricette sempre più gustose e convincenti: l'uvetta nel Moscato di Pantelleria, il pane tostato che lascia quel particolare retrogusto, il pistacchio, la chantilly all'italiana, a completare un "piatto ricco"... tutti particolari che danno la misura di quanto tu sia talentuoso, ancor più che bravo. Ti lanci ogni volta- e ogni volta ci sorprendi, di più. bravissimo!
RispondiEliminaAlessandraaaa!!! Ma lo sai che stavo in ansia perché non ti avevo ancora sentita? Ormai aspetto le tue dolci parole come fossero una droga: i tuoi commenti mi riempiono sempre di gioia e mi stimolano a fare sempre di più e di meglio. Grazie!
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