Che quelli dell'MTC fossero poco sani di mente è cosa risaputa, e infatti anch'io vi faccio parte, ma stavolta la Patty del blog andante con gusto ha toccato punte di sadismo. Infatti, in qualità di vincitrice della precedente sfida, ha proposto di fare il pollo ripieno. Ma non si è accontentata di farci fare un semplice pollo farcito, bensì ha preteso che il pollo si dovesse comprare intero e poi disossarlo.
Inoltre la ricetta di questo mese deve comprendere l'intingolo per il condimento ed un contorno che ben si accompagni con il piatto.
Questa volta, più delle altre, l'ansia da prestazione è stata particolarmente elevata. Ma non perché io voglia fare bella figura o abbia desiderio di vincere, perché io partecipo esclusivamente per il gusto della sfida e per la voglia di imparare, però disossare un pollo non è uno scherzo da poco.
Per fortuna la Patty ci da delle spiegazioni dettagliatissime, accompagnate da un'ampia documentazione fotografica. Ma per me che sono di coccio, temo che tutto questo non basti.
Franco, il mio macellaio |
Guarda come si fa, mi dice, e comincia a disossarlo.
Con i miei occhi vedo che l'operazione è molto laboriosa, ma non impossibile.
Il suo procedimento è simile, ma non identico a quello descritto da Patty. In ogni caso capisco che il lavoro va fatto con calma e pazienza. E' anche fondamentale avere un coltello adatto e molto affilato.
Dopo la dimostrazione live torno a casa un po' più rinfrancato e comincio a pensare alla 'mia' ricetta.
Decido che la mia farcitura dovrà essere di sostanza, ma contenere anche un tocco di dolcezza per compensare l'acidità dei succhi che inevitabilmente vengono liberati durante la cottura al forno. Come base di carne userò un macinato misto di manzo, vitella e maiale, ma niente salsiccia; inoltre sarà arricchita con gherigli di noce tritati e bacche di goji.
Come contorno farò un riso basmati con pistilli di zafferano, uva sultanina ed altri aromi.
Il giorno dopo vado a rifornirmi degli ingredienti necessari. Il macellaio, insieme alla carne, mi da in prestito anche il suo coltello affilatissimo.
Disossatura del pollo
Per questo lavoro ho proceduto come meglio mi veniva, discostandomi talvolta dalle indicazioni di Patty.
Dapprima tolgo con le mani i peulcchi residui e poi lo passo velocemente sulla fiamma.
Non trovandolo, rinuncio a togliere subito l'osso a forcella. Disarticolo quindi le cosce e le ali lasciando però le ossa in loco.
Come un chirurgo, comincio ad incidere la schiena.
Con il coltello separo la polpa dalle costole; devo stare attento perché il coltello è affilatissimo e posso tagliare facilmente anche le ossa.
Apro delicatamente il pollo; tolgo due ossa che pensavo facessero parte della forcella, ma forse erano le clavicole.
Continuo ad incidere in profondità raschiando la carne delle costole fino a liberare la cassa toracica che tiro via.
Elimino lo sterno e le altre parti cartilaginee del petto. Trovo finalmente l'osso a forcella ed elimino anche questo.
Scarnifico l'osso della coscia e lo tolgo via.
Preparazione del pollo farcito con noci e goji
Gli ingredienti sono:
- un pollo disossato (2,7 kg con le ossa)
- 600 g di macinato misto di manzo, vitella e maiale (no salsiccia)
- mollica di pane raffermo bagnata con acqua e latte
- 40 g di burro
- erbe aromatiche tritate (salvia, timo e maggiorana freschi)
- 1 cucchiaino di menta essiccata
- 80 g di gherigli di noce tritati grossolanamente
- 2 cucchiai di bacche di goji (per informazioni sul goji vedere qui)
- sale e pepe
- 1 bicchiere di vino passito di Pantelleria
- 5 cucchiai d'olio
- 1 grossa carota tagliata a rondelle
- 1 gambo di sedano molto tenero tagliato e pezzetti
- 4-5 rametti di rosmarino
- foglie di salvia
- qualche scaglia di burro
- 4 cipolle piccole adatte per la cottura in forno (che io ho dimenticato di mettere)
In un'ampia ciotola mescolare il macinato misto di carne con il sale e con il burro ammorbidito a pomata.
Tritare le erbe aromatiche e unirle al macinato quando la carne si è ben amalgamata con il burro.
Aggiungere la mollica di pane strizzata e sbriciolata, quindi le noci triturate grossolanamente e le bacche di goji.
Mescolare bene tutto e fare riposare qualche minuto affinché le bacche di goji si ammorbidiscano nell'impasto umido.
Farcire il pollo, cominciando a riempire la cavità delle cosce e poi tutto il resto.
Terminata la farcitura, richiudere il pollo e procedere alla cucitura partendo dal collo. Legare anche le cosce.
Avvolgere il pollo in un foglio di carta da forno inumidita e poi in un foglio di alluminio. Legare il 'pacchetto' e farlo riposare in frigorifero per almeno un paio d'ore (io tutta la notte).
Dopo il riposo, riprendere il pollo, eliminare l'alluminio e la carta ed insaporirlo con sale e pepe, massaggiando la superficie con le mani.
Legarlo di nuovo e disporlo in una pirofila unta con un velo d'olio.
Cospargere la superficie del pollo con qualche scaglia di burro e disporre intorno le carote affettate, il sedano e le erbe aromatiche (le cipolline che avevo comprato sono rimaste nella dispensa).
Mettere in forno caldo a 180° e farlo cuocere per circa un'ora per ogni kg di pollo farcito. Il mio, disossato e farcito, pesava quasi 3 kg e l'ho tenuto in forno per oltre 2 ore e mezza. La temperatura del forno non deve essere troppo alta per evitare che si bruci in superficie e rimanga crudo all'interno.
Dopo 20 minuti di cottura irrorare il pollo con un bicchiere di vino passito.
Continuare a cuocere bagnando ogni 15-20 minuti la superficie del pollo con i succhi depositati sul fondo.
Girare il pollo 2 o 3 volte usando cucchiai o palette di legno, evitando di usare strumenti acuminati per non correre il rischio di bucare la superficie e far fuoriuscire i succhi dall'interno.
A cottura ultimata, trasferirlo in un vassoio e tenerlo al caldo.
Recuperare i liquidi e le verdure depositate sul fondo per la preparazione della salsina con cui condirlo.
Preparazione della salsina (gravy) al passito di Pantelleria
Prima di fare la salsina bisogna aver preparato il brodo.
Io l'ho fatto usando le ossa del pollo che ho messo in acqua fredda insieme a una grossa carota, un gambo di sedano fatti a pezzi e una cipolla su cui avevo infilzato 4-5 chiodi di garofano. Aggiungere un pugnetto di sale e fare bollire molto dolcemente per un'ora e mezza circa, eliminando la schiuma ogni volta che serve. Fare raffreddare ed eliminare il grasso che affiora.
Preparare la salsa che, per la verità, non so se possa chiamarsi gravy dal momento che ho alquanto personalizzato il procedimento.
Scolare i liquidi di cottura rimasti sul fondo della pirofila filtrandoli con un colino.
Frullare le parti solide (ma non la cipolla chiodata) con un po' di brodo.
Versare un grosso bicchiere di passito di Pantelleria nella pirofila usata per la cottura del pollo e farlo evaporare al fuoco, togliendo con una paletta di legno i residui di cottura.
Mettere una parte dei liquidi filtrati in una casseruola e scaldare a fuoco medio-basso. Aggiungere un po' di brodo e gli odori frullati. Unire anche il vino liquoroso rimasto nella pirofila. Mescolare bene con una frusta. Versare a pioggia un cucchiaio di farina facendola passare attraverso un setaccio.
Addensare la salsa a fuoco dolce, girando sempre con la frusta.
Aggiustare di sale, se necessario (a me non è servito).
Utilizzare la salsina quando è ancora ben calda.
Preparazione del contorno con riso basmati allo zafferano
Ingredienti
Portare ad ebollizione, abbassare la fiamma, mettere il coperchio e lasciare sobollire molto dolcemente per circa 15 minuti, fin quando il riso risulti molto tenero ed abbia assorbito tutta l'acqua. Durante la cottura girare pochissimo (un paio di volte al massimo).
Prima di servire eliminare la stecca di cannella e i chiodi di garofano.
Composizione del piatto
Per facilitare il taglio del pollo, eliminare dapprima tutti i fili della legatura e della cucitura.
Con un coltello affilato togliere le ali e le cosce dal corpo e cominciare a tagliarlo. Le fette inevitabilmente non potranno essere troppo sottili, pena la separazione della farcitura dalla carne del pollo.
Disporre le fette sul piatto di portata, irrorarle con la salsa al passito ben calda e guarnire con il contorno di riso basmati allo zafferano.
Portato in tavola, questo piatto aveva un'apparenza regale: la consistenza è risultata tenera ma solida, il gusto molto gradevole ed insolito con un contrasto di sapori agro-dolci avvertibile ma armonico e non preponderante.
Che altro dire alla fine di quest'impresa?
Il mio pensiero va alla carissima PATTY: cara Patrizia, nonostante ti sia particolarmente affezionato (sei tu che con la ricetta dei pici mi hai tirato dentro questa banda di matti), per un attimo ti ho odiata, ma ora ti ringrazio perché mi hai costretto a fare un lavoro che fino a ieri pensavo fosse per me impossibile.
Un altro ringraziamento particolare lo rivolgo a Franco Lepri (nomen omen), il mio macellaio di via della cellulosa, sia per il tutorial che ha avuto la bontà di svolgere nella sua bottega, sia per avermi prestato il suo specialissimo coltello, grazie al quale il lavoro di disossatura è risultato molto più agevole del previsto.
Con questa ricetta partecipo alla sfida n. 51 dell'MTChallenge.
Aggiungere la mollica di pane strizzata e sbriciolata, quindi le noci triturate grossolanamente e le bacche di goji.
Mescolare bene tutto e fare riposare qualche minuto affinché le bacche di goji si ammorbidiscano nell'impasto umido.
Farcire il pollo, cominciando a riempire la cavità delle cosce e poi tutto il resto.
Terminata la farcitura, richiudere il pollo e procedere alla cucitura partendo dal collo. Legare anche le cosce.
Avvolgere il pollo in un foglio di carta da forno inumidita e poi in un foglio di alluminio. Legare il 'pacchetto' e farlo riposare in frigorifero per almeno un paio d'ore (io tutta la notte).
Dopo il riposo, riprendere il pollo, eliminare l'alluminio e la carta ed insaporirlo con sale e pepe, massaggiando la superficie con le mani.
Legarlo di nuovo e disporlo in una pirofila unta con un velo d'olio.
Cospargere la superficie del pollo con qualche scaglia di burro e disporre intorno le carote affettate, il sedano e le erbe aromatiche (le cipolline che avevo comprato sono rimaste nella dispensa).
Mettere in forno caldo a 180° e farlo cuocere per circa un'ora per ogni kg di pollo farcito. Il mio, disossato e farcito, pesava quasi 3 kg e l'ho tenuto in forno per oltre 2 ore e mezza. La temperatura del forno non deve essere troppo alta per evitare che si bruci in superficie e rimanga crudo all'interno.
Dopo 20 minuti di cottura irrorare il pollo con un bicchiere di vino passito.
Continuare a cuocere bagnando ogni 15-20 minuti la superficie del pollo con i succhi depositati sul fondo.
Girare il pollo 2 o 3 volte usando cucchiai o palette di legno, evitando di usare strumenti acuminati per non correre il rischio di bucare la superficie e far fuoriuscire i succhi dall'interno.
A cottura ultimata, trasferirlo in un vassoio e tenerlo al caldo.
Recuperare i liquidi e le verdure depositate sul fondo per la preparazione della salsina con cui condirlo.
Preparazione della salsina (gravy) al passito di Pantelleria
Prima di fare la salsina bisogna aver preparato il brodo.
Io l'ho fatto usando le ossa del pollo che ho messo in acqua fredda insieme a una grossa carota, un gambo di sedano fatti a pezzi e una cipolla su cui avevo infilzato 4-5 chiodi di garofano. Aggiungere un pugnetto di sale e fare bollire molto dolcemente per un'ora e mezza circa, eliminando la schiuma ogni volta che serve. Fare raffreddare ed eliminare il grasso che affiora.
Preparare la salsa che, per la verità, non so se possa chiamarsi gravy dal momento che ho alquanto personalizzato il procedimento.
Scolare i liquidi di cottura rimasti sul fondo della pirofila filtrandoli con un colino.
Frullare le parti solide (ma non la cipolla chiodata) con un po' di brodo.
Versare un grosso bicchiere di passito di Pantelleria nella pirofila usata per la cottura del pollo e farlo evaporare al fuoco, togliendo con una paletta di legno i residui di cottura.
Mettere una parte dei liquidi filtrati in una casseruola e scaldare a fuoco medio-basso. Aggiungere un po' di brodo e gli odori frullati. Unire anche il vino liquoroso rimasto nella pirofila. Mescolare bene con una frusta. Versare a pioggia un cucchiaio di farina facendola passare attraverso un setaccio.
Addensare la salsa a fuoco dolce, girando sempre con la frusta.
Aggiustare di sale, se necessario (a me non è servito).
Utilizzare la salsina quando è ancora ben calda.
Preparazione del contorno con riso basmati allo zafferano
Ingredienti
- 250 g di riso basmati
- un cucchiaino di pistilli di zafferano dell'Umbria
- 100 g di uva sultanina ammorbidita in acqua tiepida
- 6 capsule di cardamomo verde schiacciate
- 4 chiodi di garofano
- 1 stecca di cannella
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
- 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
- sale
Lavare ripetutamente il riso basmati fino a quando l'acqua resta limpida. Poi lasciarlo in ammollo in 600 ml di acqua per mezz'ora.
Mettere i pistilli di zafferano in una tazzina e lasciarli macerare per qualche minuto versandoci sopra un poco di acqua bollente.
In una casseruola scaldare l'olio e farvi soffriggere la cannella, i chiodi di garofano ed il cardamomo.
Dopo 1 minuto aggiungere il riso ben scolato (conservare l'acqua di ammollo) e tostarlo per un paio di minuti. Aggiungere l'acqua di ammollo e poi lo zafferano con la sua acqua, l'uva sultanina ben strizzata, un cucchiaio di zucchero di canna ed una mezza manciata di sale grosso.
Mettere i pistilli di zafferano in una tazzina e lasciarli macerare per qualche minuto versandoci sopra un poco di acqua bollente.
In una casseruola scaldare l'olio e farvi soffriggere la cannella, i chiodi di garofano ed il cardamomo.
Dopo 1 minuto aggiungere il riso ben scolato (conservare l'acqua di ammollo) e tostarlo per un paio di minuti. Aggiungere l'acqua di ammollo e poi lo zafferano con la sua acqua, l'uva sultanina ben strizzata, un cucchiaio di zucchero di canna ed una mezza manciata di sale grosso.
Prima di servire eliminare la stecca di cannella e i chiodi di garofano.
Composizione del piatto
Per facilitare il taglio del pollo, eliminare dapprima tutti i fili della legatura e della cucitura.
Con un coltello affilato togliere le ali e le cosce dal corpo e cominciare a tagliarlo. Le fette inevitabilmente non potranno essere troppo sottili, pena la separazione della farcitura dalla carne del pollo.
Disporre le fette sul piatto di portata, irrorarle con la salsa al passito ben calda e guarnire con il contorno di riso basmati allo zafferano.
Portato in tavola, questo piatto aveva un'apparenza regale: la consistenza è risultata tenera ma solida, il gusto molto gradevole ed insolito con un contrasto di sapori agro-dolci avvertibile ma armonico e non preponderante.
Che altro dire alla fine di quest'impresa?
Il mio pensiero va alla carissima PATTY: cara Patrizia, nonostante ti sia particolarmente affezionato (sei tu che con la ricetta dei pici mi hai tirato dentro questa banda di matti), per un attimo ti ho odiata, ma ora ti ringrazio perché mi hai costretto a fare un lavoro che fino a ieri pensavo fosse per me impossibile.
Un altro ringraziamento particolare lo rivolgo a Franco Lepri (nomen omen), il mio macellaio di via della cellulosa, sia per il tutorial che ha avuto la bontà di svolgere nella sua bottega, sia per avermi prestato il suo specialissimo coltello, grazie al quale il lavoro di disossatura è risultato molto più agevole del previsto.
Ciao Andrea, che piatto gustoso!!!!!!!!
RispondiEliminaA presto,
Ale
Direi un piatto da re, ma da mangiare con moderazione perché credo che strabordi di calorie!
EliminaMAMMA MIA HAI CREATO UN CAPOLAVORO, IO NNO SAREI RIUSCITA!!!COMPLIMENTI!!!BACI SABRY
RispondiEliminaMa neanch'io avrei mai creduto di riuscire nell'impresa. Però, mai dire mai!
EliminaDa vegana devo ammettere che le immagini mi hanno fatto un po' impressione, quindi sono saltata direttamente al riso basmati!!!
RispondiEliminaAnche mia figlia, che ha assistito alla disossatura del pollo ma non è vegetariana, ha detto che sembrava la festa di halloween, vista la presenza di cadaveri sezionati sul tavolo! Il riso basmati allo zafferano è decisamente un'altra cosa!
EliminaL'ho sempre detto che sei diventato un maestro ma non mi credi....risatona
RispondiEliminaDeve essere molto buono ma purtroppo ho un avversione ancestrale :-)) per il pollo.
Inoltre le bacche di goji forse non tutti lo sanno io non potrei in quanto interagiscono con diversi farmaci in particolare con chi prende antiaggreganti per la fluidificazione del sangue perchè ne rafforza l'effetto. Inoltre chi è allergico al pomodoro o comunque al gruppo delle solanacee appartenendo le bacche a questo gruppo deve fare molta attenzione, orticaria nausea capogiri e crisi respiratorie sono in agguatto. Certo se sono cotte non lo so ma io evito. Buona fine settimana.
Certo essere allergici alle solanacee ed avere l'avversione per il pollo restringe parecchio le scelte culinarie. Questo piatto mi sembra davvero poco indicato per te. Comunque grazie per l'apprezzamento! A presto
Eliminaohhh Buonissimo Andrea! Hai la capacità di stimolare le papille gustative solo con un articolo, bravo davvero :)
RispondiEliminaMa grazie Manuela! La preparazione è stata complessa, ma il risultato ha compensato ampiamente la fatica. Un abbraccio
EliminaAndrea ..complimenti una gran bella ricetta ricca e gustosa! Buon weekend, Flavia
RispondiEliminaRicca sicuramente ed anche gustosa, ma anche la tua è speciale! Baci
EliminaChe dirti!! Complimenti!! Una ricetta fantastica, ne sento il proifumo di quel pollo delizioso e sei stato bravissimo a realizzarla!! Davvero, chapeau!!!
RispondiEliminaBuon we!!
Grazie Silvia! Sì stavolta ho faticato un bel po' ma il risultato è stato grande! Un abbraccione
EliminaMa complimenti!!l Andrea, il tuo pollo è uno spettacolo!!! :O
RispondiEliminaGrazie Arianna, anche tu hai fatto un ottimo lavoro! :-)
EliminaUn macellaio che ti presta il suo coltello? Deve stimarti molto!
RispondiEliminaOrmai col mio macellaio c'è piena sintonia! Lui mi suggerisce nuove ricette (e non solo di carne) e io gli parlo delle mie sperimentazioni culinarie!
EliminaMamma mia che lavoro certosino..sono sicura che la degustazione sia stata appagante ^_^ Bravissimo Andrea e a presto!
RispondiEliminaIn effetti per fare questo piatto ho dovuto cominciare il giorno prima. Però alla fine la soddisfazione è stata grande! A presto
EliminaNon ho parole.. ma che bravo!!!!!! deve essere una vera bontà il pollo ripieno.. Ottimo accompagnato dal basmati che tanto amo.. Un bacione e buon w.e. :-D
RispondiEliminaMa lo sai che era la prima volta che facevo il basmati? Mi è piaciuto moltissimo, come tutto il resto naturalmente! Bacettoni
EliminaIl polletto ha mandato tutti in crisi, ma tutti ne sono usciti vittoriosi :) Noto che anche il tuo è bellissimo e con un bel ripieno, molto, molto particolare :) Ma c'è una cosa che mi ha colpita: il gravy al passito.. cioè, potrei finirmelo a cucchiaiate *.*
RispondiEliminaEh eh, il gravy al passito ancora me ne è avanzato un po', ma mi guardo bene dal buttarlo via; magari lo metto nell'uovo fritto che forse farò stasera e farà la sua bella figura! Fare tutto il resto mi ha dato una grande ansia, però anch'io ne sono uscito vittorioso. Un caro abbraccio
EliminaPure la foto del macellaio! E direi che se l'è meritata tutta, visto che ti ha fatto un tutorial e pure prestato il coltello.. mitico!!
RispondiEliminaMi piace molto il tuo pollo, e anche il gravy al passito di Pantelleria, che io adoro!
Al macellaio la foto e la citazione gliela dovevo, è stato troppo gentile! Grazie a lui e al suo coltello favoloso ho potuto fare un buon lavoro. Alla fine il piatto è risultato molto appetitoso e gli avanzi mangiati il giorno dopo, bagnati col gravy caldo al passito di Pantelleria, sembravano ancora più buoni!
Eliminacaspita! questa volta immagino che la sfida sia stata davvero laboriosa! il risultato deve essere stato davvero delizioso e la soddisfazione enorme! complimenti!
RispondiEliminaSì, il lavoro non è mancato per fare questo piatto, ma quando sono arrivato in fondo sono rimasto veramente soddisfatto!
EliminaBella ricetta! Anch'io voglio un macellaio così...
RispondiEliminaGrazie AnnaLaura! Il macellaio è stato veramente splendido e gliene sono grato. (Ma come ci sei capitata a Lucignano?)
EliminaAnche io ho odiato la Patty credo proprio come te! Poi mi sono detta che ce la dovevo fare perche conoscendola e sapendo di come è precisa lei se seguivo ogni suo passaggio forse avevo qualche chance!!comunque il tuo amico/macellaio ti è stato davvero di aiuto e si vedono i risultati caro Andrea piatto stupendo e ammiro tutto in particolare quel riso da 10
RispondiEliminaMa grazie carissima Ilaria! In realtà io la Patty ho provato ad odiarla ma non ci sono riuscito, le sono troppo affezionato. Per fortuna il l'amico macellaio mi ha aiutato a trovare il coraggio di cominciare. Un abbraccio
EliminaComplimenti Andrea, un gustosissimo piatto unico, e che signor ripieno! Per non parlare poi di averlo disossato, applausi!!!!
RispondiEliminaSì, questa volta gli applausi me li merito davvero: mai avrei creduto di riuscire a fare un lavoro così! Un bacione
EliminaBuonissimo così ripieno!!!!!
RispondiEliminaMi fa tanto piacere che piaccia anche a te! A presto
EliminaMa grandissimo Andrea!!!! Bene, bravo, bis!!!!
RispondiEliminaPollo disossato alla perfezione, ripieno gustosissimo ed equilibrato, gravy al Passito di Pantelleria che mi sognerò anche di notte... un tripudio di profumi e di sapori che di sicuro ha deliziato tutta la tua famiglia. Splendida prova, bravo davvero!!!!
(P.S.: complimenti al macellaio per la fiducia: per loro i coltelli sono attrezzi del mestiere, mica facile prestarli!!!)
Carissima Mapi, è vero, nonostante l'ansia e i dubbi che avevo all'inizio, l'esecuzione del piatto è andata alla grande. Ma tutto questo lo devo all'MTC, che ancora una volta dimostra essere un'ottima scuola di cucina, ed anche un po' al mio macellaio che è stato carinissimo nell'aiutarmi! Un bacione
Eliminadavvero complimenti! una ricetta davvero gustosa!
RispondiEliminaCiao Andrea, sono sempre felicissimo di sentirti. Grazie per essere venuto a trovarmi, Ciao!
EliminaCaro Andrea, credo che a breve dovrai cominciare a pensare ad un nuovo nome per questo blog. Perchè "cucina per principianti" mal si addice ad uno che presenta una ricetta come questa eseguita alla perfezione. Ma hai fatto vedere il risultato al tuo macellaio? Perché un po' di ruota secondo me la devi fare assolutamente. Straordinario il disosso e la cucitura. Proprio bello il tuo polletto pronto alla cottura. Ed un ripieno molto armonico con un uso ragionato della carne (bravo a non aver inserito la salsiccia) e delle bacche. Anche la decisione di accompagnare il tuo pollo con un riso speziato mi piace davvero molto. Credo che tu abbia superato questa prova con un balzo sicuro e potente.
RispondiEliminaGrazie infinite Andrea e se ho alzato l'asticella, è perchè so che siete bravi!
Un forte abbraccio, Pat
Sì, cara Patty, stavolta l'asticella era parecchio alta, ma io non mi sono lasciato spaventare! Dopo il solito training psicologico, mi sono lanciato nell'avventura e l'ho portata a termine come meglio potevo. Tu mi confermi che il risultato è stato molto buono ed io ne sono davvero molto felice. Magie dell'MTC che ti fa fare cose che neanche ti sogni! Un carissimo abbraccio
EliminaBella preparazione, il gravy al passito ed il risotto con le uvette completano il piatto rendendolo veramente appetibile. Mi piace molto, bravo!
RispondiEliminaBè, ho cercato di fare un piatto completo, insolito e dai sapori molto variegati. Sono contento che ti piaccia! A presto
EliminaUn piatto meraviglioso!!
RispondiEliminaComplimenti davvero.
Mi associa a Patrizia "cucina per principianti" non va affatto bene...di principiante qui non c'è nulla!!
Un abbraccio
Ma forse avete ragione! Con le ricette dell'MTC si fa presto a cessare di essere principianti. Stavolta ho faticato, ma devo ammettere che è venuto un bel signor piatto! Ciao carissima
Eliminacaro Andrea non dirlo a me, non sai quanti ripensamenti prima di buttarmi nell'impresa di questo mese! Il tuo pollo è un'unione di alcuni sapori inusuali come accostamento e il gravy al passito è veramente una chicca, tutto perfettamente riuscito! Complimenti e hai ragione siamo proprio un po' matti. Baciotti e ronron Helga e Magali
RispondiEliminaSì, decisamente siamo un po' matti, ma direi soprattutto tu, cara Helga, che pur essendo vegetariana ti butti in una preparazione stratosferica che ha lasciato basita perfino la dolce Magali!
Eliminama da quant'è che lo dico, che bisogna cambiar nome a questo blog? hai voglia ad alzare l'asticella: qui rispondi sempre da par tuo e ci lasci ogni volta senza parole. Ottima realizzazione, ottimo equilibrio nel ripieno, grande creatività e coerenza nella concezione del piatto: insomma, qui c'è tutto perché ci si avvii ad un battesimo del nuovo blog- che non sia un "patti-te-possino", naturalmente. Congratulazioni!
RispondiEliminaMa cara Alessandra, che colpa ho io se ogni mese alzate l'asticella e ci costringete a fare preparazioni pazzesche? Io continuo ad essere principiante, ma per colpa vostra devo inventarmi piatti da grande chef... e qualche volta mi riescono pure bene! Naturalmente il te-possino alla Patty e a tutta la brigata era sottinteso! Un abbraccione
Eliminadivinoooooooo!!!!! io ancora non riesco a disossare un pollo ma, devo assolutamente, provare!!! magnifica ricetta!!!!!
RispondiEliminaMa grazie Mimma! Sai che ti dico? Ora che l'ho fatto la prima volta, non escludo che ce ne siano altre ancora, l'importante è procedere con calma e pazienza (ed avere un coltello robusto e molto affilato). Un bacione
Eliminadavvero un piatto gustoso! grazie per la ricetta :)) buona serata, ciao Andrea
RispondiEliminaGrazie Andrea, un po' elaborato ma decisamente molto gustoso! A presto
EliminaCaspita che lavorata!!!!!pero' che signor piatto da leccarsi i baffi
RispondiEliminaMa sì, cara Cinzia, un lavoro davvero impegnativo che non avevo mai fatto prima, ma ti assicuro che ne è valsa la pena!
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