giovedì 4 aprile 2013

Il pranzo di Babette


È un film del 1987, tratto da un racconto di Keren Blixen, Oscar come miglior film straniero e Nastro d’Argento a Stéphane Audran (la Babette del titolo) come migliore attrice straniera.

Chi non è abbastanza avanti con gli anni probabilmente non l’ha visto, ma un appassionato di cucina non può perderlo.
Ne parlo perché qualche tempo fa lo hanno replicato in televisione ed ho così avuto l’occasione di godermelo un’altra volta.


Il film è ambientato alla fine del XIX secolo in un piccolo paesino sulle coste dello Jutland (Danimarca), dove vivono due sorelle, figlie di un reverendo fondatore di una comunità puritana.

Le due giovani donne non rimangono inosservate: due visitatori del villaggio infatti si innamorano di loro, per dover però rinunciare ai loro sogni di fronte all’impossibilità di essere accettati fino in fondo nel loro mondo.


Passano così 35 anni di vita quando una lettera di uno dei due uomini introduce in scena il personaggio di Babette che, costretta ad andarsene da Parigi (ricercata dalla polizia dopo i giorni della Comune di Parigi), vorrebbe trovare rifugio nel piccolo villaggio.
L'arrivo di Babette andrà a muovere la stagnante energia del villaggio. Assunta come governante dalle due sorelle, Babette, a seguito di una grossa vincita alla lotteria francese, decide di organizzare un grande pranzo in occasione del centenario della nascita del defunto reverendo e come segno di ringraziamento alle due sorelle per l’ospitalità che le hanno offerto per tanti anni.

Il pranzo che Babette organizzerà sarà al di fuori di ogni abitudine sensoriale ed emozionale per gli abitanti del villaggio.
Babette per l'occasione ha infatti ordinato il cibo più raffinato, le salse, le spezie, le tovaglie di lino, i piatti di ceramica direttamente da Parigi, dove una volta era Chef al Café Anglais.
Un'invasione di colori, di bellezza, di armonia, di piacere e di gusti raffinati squarciano il velo dell' umile e modesto stile di vita del paese che aveva impedito alle due donne di cogliere il gusto della vita, di coltivare la loro arte o i loro amori.



Il film inizia con molta lentezza, ma prosegue in un crescendo di emozioni e di sensazioni che esploderanno con il fastoso pranzo.

Si tratta di un film destinato a palati raffinati, abituati a centellinare e ad assaporare con lentezza i piaceri che la vita sa regalare.
Da godere fino in fondo, proprio come il più prelibato dei nostri cibi preferiti!




E questo è il Menu preparato da Babette



Brodo di tartaruga

Blinis Dermidoff  (grano saraceno con caviale e panna acida)

Cailles en sarcophage  (Quaglie in crosta con salsa Périgourdine: foie gras e salsa al tartufo)

Insalata mista  (Radicchio belga e noci in vinaigrette)

Formaggi francsesi

Savarin al rum  (Savarin al rum con frutta glassata)

Frutta mista  (uva, pesche, papaia, ananas e melegrane)

Caffè

Friandises (piccola pasticceria): pinolate, frollini, amaretti


Vini
Amontillado 
Clos de Vougeot 1845
Champagne Veuve Clicquot 1860



Il film si conclude con il seguente dialogo tra le due sorelle e Babette.

“Ricorderemo tutti questa serata quando voi sarete tornata a Parigi, Babette".
Babette disse: “Non torno a Parigi”.
"Non tornate a Parigi?"
“Sono andati tutti, li ho persi tutti, mesdames (...) E come potrei tornare a Parigi, mesdames? Io non ho danaro”.
"Non avete danaro?" gridarono le sorelle, come con una bocca sola. "No", disse Babette.
"Ma i diecimila franchi che avete vinto?" chiesero le sorelle, ansimando inorridite.
"I diecimila franchi sono stati spesi, mesdames" disse Babette.
Le sorelle si misero a sedere. Per un intero minuto non riuscirono a parlare.
"Ma diecimila franchi?" sussurrò lentamente Martina.
"Che volete, mesdames", disse Babette con grande dignità, « Un pranzo» per dodici al Café Anglais costerebbe diecimila franchi.....
"Cara Babette", disse con dolcezza, "non dovevate dar via tutto quanto avevate per noi".
Babette avvolse le sue padrone in uno sguardo profondo, uno strano sguardo: non v'era, in fondo ad esso, pietà e forse scherno?
"Per voi?" replicò "No. Per me".
Si alzò dal ceppo e si fermò davanti alle sorelle, ritta. "Io sono una grande artista", disse. Aspettò un momento, poi ripetè: "Sono una grande artista, mesdames".
Poi, per un pezzo, vi fu in cucina un profondo silenzio.
Allora Martina disse: "E adesso sarete povera per tutta la vita, Babette?" "Povera?" disse Babette. Sorrise come a se stessa. "No. Non sarò mai povera. Ho detto che sono una grande artista. Un grande artista, mesdames, non è mai povero. Abbiamo qualcosa, mesdames, di cui gli altri non sanno nulla."





41 commenti:

  1. Devo proprio vederlo.. il titolo non mi è nuovo, è abbastanza famoso.. ma grazie caro! :D Di sicuro molto interessante! Un abbraccio!

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    1. E' un film dolcissimo, pura poesia, e proprio per questo è destinato solo a chi la sa apprezzare. Ne ho voluto parlare qui perché le scene del pranzo sono una vera emozione per chi ama la buona cucina.

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  2. Grazie per la segnalazione, la tua recensione è perfetta. Complimenti.

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    1. Grazie Giovanna. Per la verità mi sono parecchio impegnato per descrivere in poche righe la poesia che questo film ci trasmette. Forse ci sono riuscito!

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  3. Complimenti Andrea..non ho mai visto questo film ma mi hai invogliata a farlo!
    6 pieno di risorse :-)
    la zia Consu

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    1. Se ti capita non te lo perdere ...me vedilo dopo avere ben mangiato! ahahah

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    2. seguirò il consiglio..grazie!

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  4. E' un film molto bello, come è bello il racconto di Karen Blixen.
    L'hai descritto in maniera per me perfetta.

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    1. Grazie Fr@, anche per te vale quello che ho detto a Giovanna poco più su. Un abbraccio

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  5. mi piace tantissimo questo film! l'ho visto in televisione qualche anno fa e mi sono presa il dvd, pensa l'ho guardato pure in lingua originale (non capendoci nulla) con i sottotitoli in inglese. Ero troppo curiosa di sentire le voci originali.

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    1. Si vede che sei una vera buongustaia, complimenti!

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    2. grazie! mi piacciono i film un pò "particolari" un altro film ad esempio è Picnic Ad Hanging Rock non so se lo conosci, anche questo è un film lento ma a me piace molto :)

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    3. Mi pare che sia un film di parecchi anni fa e ne ho un ricordo molto sbiadito. Se ne avessi l'occasione lo rivedrei volentieri! (se ti ricordi, segnalamelo se lo dovessero passare in tv -no sky, però)

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    4. sì è un film di peter wier del 1970 mi pare l'ho scoperto qualche anno fa in televisione lo davano alle 11 di sera!(i più bei film li danno sempre ad orari improbabili) ok! sky non ce l'ho quindi anche volendo non potrei segnalartelo :) Comunque credo che su youtube ci siano degli spezzoni del film.
      A presto!

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  6. un film imperdibile, l'ho visto qualche anno fa Me-ra-vi-glio-so

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    1. Proprio così, un racconto molto semplice e fastoso!

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  7. ma lo sai che non ho mai visto questo film? eppure la storia mi ricorda molto un altro film, "Chocolat" ... quel menù è da veri gourmet!
    Piacere di conoscerti e grazie per essere passato da me! Al prossimo MTC!

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    1. E' vero! Altro film da incorniciare per la sua soavità (e la Binoche è fantastica); altro film che dopo averlo visto ti viene voglia di mangiare (ma mangiare bene...). Chissà cosa ci riserverà il prossimo MTC?

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  8. grazie mille! mi sono aggregata ai tuoi lettori :)
    mi piace il tuo blog!

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    1. Grazie Fra', e benvenuta! Mi fa molto piacere averti tra i miei lettori ^_^

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    2. ^_^ grazie! già che ci sono ti dico anche il mio nome Emanuela
      buona serata!

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    3. Ciao Emanuela, a risentirci presto!

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  9. Conosco molto bene questo film ed è uno dei miei preferiti!
    A presto ;)

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    1. Ciao eli, evidentemente hai buon gusto, e non solo per la cucina! Un abbraccio

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  10. Un film che mi manca nella mia videoteca!..adesso non mancherà di vederlo ;)
    Federico
    P.s. C'è un premio per te nel mio blog!

    lavaligiasottosopra.blogspot.it

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  11. eeeeh già!!!
    Che bel film che mi hai ricordato!

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  12. Me lo ricordo questo film, stupendo!!!!
    In questo momento mi mangerei i Blinis Dermidoff !!!
    Un abbraccio,
    Chiara

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    1. Ciao Chiara! Questo è quello che mi sono detto quando sono uscito dal cinema: adesso vado al meglio ristorante di Roma e mi mangio tutto quello che hanno di più buono! Poi mi sono ricordato che la mia cassa languiva da tempo ed ho ripiegato per una modestissima pizza...

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    1. Ciao Elisabetta e grazie per essere passata nel mio blog!

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  14. Wellcome Afina, I am very proud to have a follower from Moscow. Of course, I'll follow you readly! Greetings from Rome...

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  15. Grazie Andrea di questo bel ricordo .... Dovro' rivederlo questo film !

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    1. Se ne hai l'occasione, penso che ne valga la pena! Ciao

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  16. Anche io devo rivederlo, è da un bel po' che ci penso!
    Piacere di conoscerti, a proposito :)

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    1. Ciao Roberta e grazie per aver ricambiato la visita, a presto!

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  17. adoro questo film l'avrò visto una decina di volte perchè è nella mia videoteca!!!un saluto e buon we...

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